Il complesso funzionamento degli organi UE.

in Diritto Amministrativo

Come abbiamo già raccontato al gentile lettore in altri articoli, che lo invitiamo a recuperare se fosse interessato all’argomento, l’Unione Europea si trova ancora oggi a metà strada tra un paese unico e un inseme ben distinto di paesi.

Una cartina di tornasole di questo complicato sistema di paesi viene anche dagli organi di cui è composto. In parte hanno l’obbiettivo di tutelare gli interessi unitari, altri, invece, devono tutelare i singoli Paesi membri.

Ezra Pound diceva che “Chi meno sa più a lungo deve spiegarsi”. E allora proviamoci noi a spiegarvi il funzionamento di questi organi di governo, sarà il lettore a decidere la sua opinione.

Il Parlamento UE: composto da 705 Parlamentari, eletti a suffragio universale e diretto nei vari stati membri, a seconda della popolazione, per la durata di 5 anni ed ha i compiti di dare il via all’azione legislativa, vigilare sul bilancio dell’Unione, controllare la Commissione e l’intero apparato amministrativo

Poi abbiamo il Consiglio europeo, composto dai capi di governo dei vari Paesi membri, ed ha lo scopo di decretare l’indirizzo politico dell’Unione, soprattutto nei rapporti esteri. Del Consiglio europeo fa parte di diritto anche il Presidente della Commissione e si riunisce almeno 2 volte a semestre

Diverso è invece il Consiglio dei ministri, composto non dai capi di governo ma dai vari Ministri competenti per materia di convocazione dei Paesi membri. Ha la funzione di approvare il bilancio proposto dai Parlamento, eseguire i suoi atti e coordinare le sue scelte politiche. Il presidente viene scelto secondo il principio di rotazione.

Poi abbiamo la Commissione, forse l’organo più importante, i cui membri, restano in carica per 5 anni e vengono scelti, a rotazione nei 2/3 del totale degli Stati membri. Hanno funzione di iniziativa legislativa (assieme al Parlamento), funzione meramente esecutiva, rappresentanza dell’UE e cura l’applicazione dei trattati (con poteri anche sanzionatori rivolti alle persone giuridiche con residenza, anche solo de facto nel territorio UE). I membri del Consiglio sono indipendenti rispetto al loro Paese di origine, essendo chiamati a perseguire solo gli interessi unitari. La Commissione si riunisce una volta a settimana.

Poi c’è la Banca Centrale Europea che può emettere moneta ma non intervenire sulla politica economica degli Stati membri, se non co sporadici tentativi, duramente criticati da diversi attori, sia interni che esterni.

Infine abbiamo gli organi giurisdizionali: la Corte di Giustizia e quella dei Conti.

In definitiva tutto è molto complicato al fine di garantire agli Stati membri il controllo, l’ultima parola sugli atti della stessa Unione della quale fanno parte.