Lo Stato, le sue forme e il suo governo.

in Diritto Amministrativo

Lo Stato, rifacendoci alla definizione classica in dottrina giuridica è l’”organizzazione del potere politico a cui spetta l’uso legittimo della forza su una comunità di persone all’interno di un determinato territorio”.

Nello specifico perché possa parlarsi di Stato devono sussistere tre requisiti: un Popolo, inteso come comunità di individui cui l’ordinamento attribuisce lo status di cittadini, un Territorio, composto da terraferma, mare territoriale (fino a 12 miglia dalle costa), piattaforma continentale (fondali marini fino alle 200 miglia) e territorio fluttuante (navi, aerei), e Sovranità, ovvero il potere supremo, originario e indipendente sul proprio territorio.

Una volta aver capito cosa sia uno Stato secondo in diritto internazionale, dobbiamo capire come questo possa essere organizzato, nel senso di quale sia il rapporto tra chi detiene il potere e chi ne sottostà.

Storicamente le forme di Stato emerse vengono classificate come segue:

  • Stato assoluto: il potere viene esercitato dal sovrano senza restrizioni, centralizzato per diritto divino, sorretto da un apparato burocratico e da un esercito permanente.
  • Stato di polizia: il termine polizia fa riferimento alla polis greca. È uno Stato assoluto ove il sovrano accetta e sostiene le idee illuministiche. Coincide con il riconoscimento delle prime libertà civili e una fiscalità più equa.
  • Stato liberale: è uno Stato assoluto che prevede l’istituzione di un Parlamento, volto alla riduzione del potere del sovrano. È caratterizzato dalla concessione delle prime costituzioni, anche se flessibili, dalla separazione dei poteri (legislativo, giudiziario ed esecutivo) e dal principio di legalità.
  • Stato totalitario: nasce in seguito a crisi economiche e ai partiti di massa. Può avere ispirazione di “destra” come di “sinistra”, ma tutti hanno in comune il riconoscimento di un partito unico, un leader supremo, un forte sistema di propaganda e un’altrettanto forte apparato repressivo.
  • Stato democratico: è l’evoluzione dello Stato liberale. Vengono riconosciuti più diritti e maggiori libertà, più compiti vengono assunti dallo Stato (istruzione, sanità …) e vengono introdotte le moderne Costituzioni rigide, difficilmente modificabili, e controllate nella loro esecuzione da specifiche e specializzate Corti Supreme.

Le forme di governo, poi, riguardano i modi di gestione del potere statale. Esiste:

  • Il governo parlamentare: ove il governo, scelto in libere elezioni a suffragio universale, esprime il proprio indirizzo politico dinnanzi al Parlamento e ne risponde in rapporto di fiducia. Il Capo dello Stato (presidente o monarca) ha funzioni di rappresentanza, equilibrio e controllo.
  • Il governo presidenziale: ove vi è un Presidente, capo del governo eletto direttamente dai cittadini, legato temporalmente al suo mandato, che non può essere oggetto di sfiducia dal Parlamento.
  • Il governo semi-presidenziale: ove sussiste un doppio rapporto di fiducia tra governo e Capo dello Stato, che lo nomina, e Parlamento.
  • Il governo direttoriale: formato da membri del Parlamento che decidono insieme. Non vi è opposizione.