Diventare il primo cittadino di una comunità che si ama, molto spesso proprio quella nella quale si è nati o cresciuti, può essere un onore, un’ambizione, una vocazione persino.
E’ per questo che in Italia esistono 7.903 sindaci, uno per ognuno dei 7.903 comuni del nostro Paese.
Ma un sindaco quanto guadagna? Percepisce un vero stipendio, un rimborso spese o un indannità? Può lavorare mentre fa il sindaco? Il percepito dipende dalla vastità del territorio comunale o dal numero di abitanti?
La normativa di riferimento è il Decreto 119/2000, regolarmente ritoccato dalle successive leggi di bilancio, che ciclicamente cambiano le cifre.
In linea di massima comunque possiamo dire che si, un sindaco percepisce un’indennità mensile che di fatto può equipararsi ad uno stipendio, che varia al variare del numero dei residenti nel Comune.
Per i comuni più piccoli, sotto ai 1.000 abitanti, il guadagno lordo mensile è di circa 1.290€, che netti si aggirano sugli 800€. Dai 1.001 ai 3.000 residenti si sale già a 1.450€ lordi mensili e sopra ai 3.001, fino ai 5.000, la cifra lorda supera già i 2.000 €, e così via, a seconda della fascia di abitanti.
Teniamo bene a mente che è sempre possibile conservare il proprio impiego lavorativo prima delle elezioni, e continuare a percepire stipendio (se il contratto di lavoro lo prevede) o guadagno da un’attività propria che non confligga in interessi con l’attività comunale.
Le vere cifre importanti, comunque, come è facile immaginare, si raggiungono nelle città più grandi e impegnative.
I sindaci di Napoli e Milano, per esempio, raggiungono o sfiorano gli 8.000€ mensili netti, Genova o Palermo sono città che portano quasi 6.000€ in tasca ai proprio sindaci ogni mese.
Roma, la Capitale, permette al sindaco di raggiungere un indennizzo pari ai 9.762€ mensili.
Con questo articolo abbiamo voluto giocare con il lettore, svelare alcune cifre, per mettere in luce un segreto, che, a ben vedere, si rivela essere di Pulcinella (le leggi che prevedono i compensi ai Primi Cittadini d’Italia sono pubbliche, verificabili da qualsiasi cittadino).
Le cifre, tuttavia, non devono trarre in inganno: il ruolo del Sindaco è molto complesso e carico di responsabilità sulla gestione del proprio territorio comunale. Il Sindaco, infatti, ne risponde personalmente, sia dal punto amministrativo, civile e penale.
La mala gestione di un evento pubblico, di un disastro naturale, di un’opera pubblica possono ingenerare conseguenze molto gravi sul patrimonio e sulla libertà del Sindaco che, ricordiamolo, è responsabile della gestione del proprio territorio.
Inoltre, nozione che in pochi sanno, il Sindaco è anche pubblico ufficiale. Questo vuol dire che se in un Comune non vi fossero present forze dell’ordine, né vigili né polizia locale (come accade nei Comuni più piccoli, che si associano e creano un unico comando di polizia municipale, con il compito di controllare un più vasto territorio), il Sindaco stesso ha l’obbligo di intervenire in caso di commissione di un reato, anche bloccando il malvivente, agendo direttamente per sventare il pericolo.
Insomma, come sempre dietro grandi poteri esistono sempre grandi responsabilità.