Auto, moto, camion abbandonati: che fare?

in Codice della Strada

Capita spesso che nei parcheggi pubblici si notino macchine che, stazionando giorno dopo giorno, senza che nessuno le utilizzi, deperiscano fino a divenire un rudere.

Ai margini delle strade, nelle campagne, magari all’interno di strade secondarie.

Cosa succede se camion, automobili o scooter buttati per terra o appoggiati ai muri non vengono reclamati da nessuno e stazionano in stato “decomposto” tali da farli sembrare ruderi?

Come possono i cittadini muoversi perché tali mezzi vengano portati via e smaltiti senza essere più un pericolo per gli automobilisti transitanti nella zona (pericolo di incendio, di collisione, di perdita di liquidi) né una pecca al decoro del vicinato?

Tali mezzi, vengono considerati, innanzitutto rifiuti speciali, e quindi, per lo smaltimento, devono seguire una procedura determinata, con l’obbiettivo di non recar danno all’ambiente.

Un’auto può comunque essere trascurata, ma nel possesso di qualcuno, e quindi non abbandonata. La differenza tra trascuratezza e abbandono, ci dice il DM 460/1999, sta nel non essere dotata di targa, utile alla circolazione, o pur essendolo, di essere sprovvista di parti essenziali per l’uso o la conservazione (come l’assenza di una ruota, dei copertoni, del parabrezza…). Un altro elemento che può far protendere verso l’abbandono è lo stazionamento nello stesso luogo per molto tempo, la crescita di erba sotto/attraverso la vettura, il cospicuo numero di segnalazioni dei cittadini….

Una volta compreso come identificare un mezzo abbandonato si può procedere a chiederne la rimozione. Le Autorità competenti sono la Polizia Stradale o la Polizia Locale (o municipale).

A prescindere da chi sia l’organo interpellato questo procederà ad identificare il mezzo, stabilire se proviene da un furto e cercare di contattare il proprietario.

Se le operazioni sopra descritte non portano a risultati si procede a richiedere l’intervento del carroatrezzi, che trasporterà il mezzo in un centro di raccolta autorizzato. Il veicolo rimarrà qui per 60 giorni, a disposizione di eventuali interessati che vogliano esporre reclami. Se il proprietario si facesse avanti, viene autorizzato al ritiro previo pagamento delle spese fin qui sostenute, altrimenti il veicolo viene considerato “rifiuto” e quindi viene cancellato dal Pubblico Registro delle Automobili e infine demolito.